EMPATIA: è sempre un pregio???

Ciao a tutti! Oggi parlerò di empatia, ovvero quella speciale capacità di comprensione e compassione, che possiedono alcuni individui.

Faccio la mia doverosa premessa: non sono psicologa (anche se ho studiato psicologia), ma in questo caso affronterò la questione puramente dal mio punto di vista personale e dall’esperienza che ho tratto fino ad ora, essendo io stessa una persona empatica.

Cos’è l’empatia?

La parola EMPATIA deriva dal greco EN PATHOS, ovvero “sentire dentro“.

E’ una grande componente emotiva, che ci permette di entrare subito in sintonia con il prossimo.

Possedere questa “dote”, ci permette di entrare nello stato d’animo di una persona, senza rimanere nella superficie del messaggio che le nostre orecchie percepiscono.

Si tratta, piuttosto, di leggere e codificare ogni gesto del corpo, ogni sospiro e ogni concetto apparentemente non espresso dalla bocca, riuscendo quindi ad avere una visuale a 360 gradi di tutto quello che il nostro interlocutore sta provando ad esprimere.

Per fare questo, riusciamo ad abbattere pregiudizi morali o religiosi, mettendo in secondo piano le nostre percezioni, per adattarci completamente alla ricezione della mente e dei sentimenti altrui.

Sono stati compiuti numerosi studi, riguardanti l’origine dell’empatia e di come questa potesse essere bagaglio di vita per alcuni individui, piuttosto che in altri.

A quanto pare, sembrerebbe che essa non sia solo il risultato della nostra formazione ed esperienza, ma anche in parte influenzata dalla variazione genetica.

“Il senso di simpatia è facilmente comprensibile presumendo che, quando vediamo o percepiamo il dolore di un’altra persona, richiamiamo alla mente quell’idea di sofferenza in modo tanto vivido da provarla noi stessi”. ( Charles Darwin)

Ma cosa implica l’empatia, nella vita di tutti i giorni?

Fondamentalmente implica che le persone avvertono questa vostra particolare sensibilità e sarete polo di attrazione per disperati, narcisisti e casi umani di vario genere 😀

Non scherzo!

Verranno tutti da voi a raccontarvi i loro problemi familiari, i litigi col fidanzato, vi vomiteranno addosso le loro frustrazioni e diventerete un cestino dell’immondizia di energia negativa.

Perchè dobbiamo dire le cose come stanno: gli empatici hanno di bello che hanno un alone di positività e di benessere, che attrae i disperati.

Tutti vengono da noi.

Il problema è che difficilmente saranno attratti da noi, per condividere le loro gioie e i loro successi  (oddio…questo i narcisisti lo fanno, eccome!), bensì verranno da noi quando le cose non andranno per il verso giusto, caricando di nero, il nostro alone che prima brillava di luce dorata.

Lo dico per esperienza personale, imparate a mettere dei paletti!!!

Per anni ho sorbito le storie più assurde, ed ero incapace a mettere dei freni alle insoddisfazioni altrui, perchè non avevo ancora maturato  dentro di me quali fossero gli strumenti per farlo.

Lo studio e la consapevolezza di me stessa mi hanno formata e hanno spianato la strada per la gestione dell’empatia.

A questo proposito vi consiglio la lettura di questo libro, che ho trovato molto interessante, se vi piace l’argomento e volete imparare a difendervi dagli altri.

Elencherò alcuni dei punti che mi hanno aiutata a non diventare pasto per insoddisfatti:

Non dimenticate mai i vostri problemi! 

  Quando un disperato incontra un empatico, pensa più o meno inconsciamente, di avere a che fare con una persona che non ha alcun problema nella vita, perchè apparentemente sembra sempre felice e sereno.

SBAGLIATISSIMO!

L’empatico deve razionalizzare e non dimenticare mai le proprie problematiche, che spesso sono fardelli molto grandi…spesso più di quelli altrui.

Dobbiamo imparare ad avere rispetto per noi e per i nostri problemi, perchè sono già pesanti e difficili da affrontare, per cui ascoltiamo gli altri ma non lasciamoci sopraffare dalle loro sofferenze. Anche noi abbiamo i nostri fardelli, e spesso non ci caga nessuno….E DICIAMOLO!!!

   Trovate una scusa

  Quando capite che l’interlocutore vi sta provando ad agganciare, e vuole sfogare le sue frustrazioni su di voi, inventatevi una scusa.

Fatelo per il vostro bene!

Esistono individui che per narcisismo sfrenato, o per altre motivazioni, hanno bisogno di continue attenzioni per vivere.

Quando avete le scatole piene e siete già esausti per i fatti vostri, per cui non avete nessuna intenzione di sorbirvi ulteriori preoccupazioni, trovate la prima scusa plausibile a scappate!

Non siamo pagati per ascoltare o assecondare le persone vita natural durante, ci sono tempi e modi per farlo.

 Toglietevi subito di dosso l’energia negativa 

Dopo aver terminato un esausta seduta di ascolto, che vi ha sfiniti e vi ha tolto energia, fate subito qualcosa che vi faccia stare bene.

Può essere utile ascoltare una canzone che ci piace e cantarla ad alta voce, così come fare una corsa in riva al mare, una passeggiata in centro, una seduta di shopping…insomma: tutto ciò che vi distrae completamente da quello che avete assorbito prima! Ripulitevi!

Subire le frustrazioni altrui, alla lunga, vi logorerà e sarete voi i soggetti stressati.

Se volete concedervi dei momenti di pausa da tutto e tutti, potete dedicarvi allo yoga e alla meditazione, utilizzando degli oli dalla funzione rilassante, come l’olio di lavanda.

E’ottimo non solo come profumatore d’ambiente, ma è validissimo come olio da massaggio…provare per credere! 😉

L’empatia è un grande dono, e non appartiene a tutti.

E’ quel sentimento di compassione che rende l’essere “umano” e che riesce a far star bene tutti coloro che vi entrano in contatto.

Questo dono, va però saputo gestire, perchè potrebbe essere intercettato da individui manipolatori ed egocentrici, per queste ragioni, abbiate cura di voi stessi 😉